lunedì 22 marzo 2010

LA CORAGGIOSA ADELINA

LA CORAGGIOSA ADELINA

In una piccola città, tra tante case appiccicate l'una all'altra viveva Adelina. Adelina era una bambina molto paurosa, così tanto da non uscire quasi di casa.
La città di Adelina era una città un po' triste, il cielo era sempre grigio, i fiori erano piccolissimi e avevano colori tenui tenui quasi bianchi, le galline facevano poche uova,le mucche facevano poco latte e i cani nei cortili abbaiavano poco e non sapevano cosa volesse dire scodinzolare allegramente quando incontravano un bambino.
Anche gli abitanti di Tristezza, così si chiamava la città, camminavano per le strade a passo lento,sempre con la testa bassa e svolgevano le loro faccende senza entusiasmo e in silenzio.
I bambini di Tristezza avevano poca voglia di giocare nei giardini... faceva freddo e il cielo così grigio faceva sembrare sempre sera e ora di tornare a casa.
A scuola ci andavano per carità, ma non avevano interesse nell'imparare a leggere e a far di conto, nemmeno la ricreazione li rendeva felici...in giardino ci andavano poco e mal volentieri, preferivano restare in classe a mangiare la merenda chiacchierando a bassa voce.
Capite anche voi che in una città così non è certo bello vivere, non si sentono nemmeno gli schiamazzi che i bambini fanno quando giocano nei giardini riempiendo i cuori dei nonni!
Un giorno riordinando la soffitta, una vecchia signora trovò un libro tutto impolverato, chissà da quanto tempo era lì!
Incuriosita la signora lo portò nella sua cucina, lo ripulì e iniziò a sfogliarlo. Già dalle prime pagine venne affascinata dalle illustrazioni di quel libro: disegni molto colorati che raffiguravano prati fioriti, bambini che correvano felici,mucche che pascolavano nei prati, ma soprattutto notò nel cielo una grossa palla rossa e gialla.
Nel libro si raccontava la storia di un paese dove gli abitanti vivevano sereni e contenti, ma soprattutto si parlava di come, il sole, quella palla gialla e rossa, riscaldava e risplendeva sopra ogni cosa.
“Che bello se anche noi potessimo riscaldarci al sole!” disse la vecchina. Subito fece vedere il libro alle sue amiche e in men che non si dica tutti gli abitanti di Tristezza vennero a sapere dell'esistenza del libro ritrovato.
Riunitisi in piazza sotto un cielo grigio grigio iniziarono la lettura e scorrendo le pagine si accorsero che parlava proprio del loro paese. Cosa sarà mai successo a Tristezza per far scappare via il sole? Nessuno lo sapeva ma sicuramente bisognava trovare una soluzione!
“Bisogna che qualcuno parta alla ricerca del sole e gli chieda di tornare a Tristezza a riscaldare il cuore di tutti noi!” disse il sindaco.
Il viaggio sarebbe stato lungo e incerto, nessuno sapeva dove si poteva incontrare il sole e avvicinarsi a lui senza scottarsi. Gli abitanti di Tristezza stettero in silenzio nessuno aveva il coraggio di affrontare quell'impresa.
“ Se volete ci posso provare io!” si sentì dopo un lungo silenzio salire dalla folla. Era la voce di Adelina che, trovando il coraggio che non aveva mai avuto, voleva a tutti i costi riportare il sole nel suo paese. Gli abitanti, commossi dalla forza dimostrata dalla bimba, iniziarono cori di incoraggiamento e gridarono a gran voce il suo nome “ADELINA- ADELINA-ADELINA”
La bambina emozionata e orgogliosa della fiducia che gli abitanti di Tristezza riponevano in lei, partì.
Incamminandosi per il suo viaggio Adelina, subito notò che i prati lontano dalla sua città erano diversi. I fiori avevano colori accesi, il rosso dei papaveri era un bel rosso, il giallo delle primule e dei girasoli un bel giallo,il blu dei fiordalisi un blu intenso, persino il bianco delle margherite sembrava così splendente da emanate una luce sua.
Cammina cammina, si trovava sempre più immersa in un mondo pieno di profumi e colori, ma soprattutto si sentiva riscaldare dalla palla di fuoco che brillava in cielo.
“ Dove vai bella bambina?” sentì ad un certo punto Adelina mentre un bel venticello le scompigliava i capelli.
Era il vento Ponentino che se ne andava a spasso a rinfrescare un po' tutti con la sua brezza leggera.
“Ciao...chi sei?”chiese la bimba
“Sono Ponentino! Un vento leggero e tutti sono contenti quando arrivo io.” disse lui.
“ Tu che sei sempre in movimento e viaggi molto forse mi puoi aiutare?”disse Adelina raccontando la sua storia. Ponentino accettò subito di aiutarla, lui sapeva dove poter incontrare il sole senza bruciarsi. Seguendo il suo nuovo amico ben presto Adelina si trovò in cima ad una montagna dove il sole sembrava così vicino.
“ Oh sole come sei bello e luminoso, perché non torni nella mia città a portare gioia e felicità tra la mia gente?”
Il sole spigò alla bambina che non aveva abbandonato la sua città, ma era solo nascosto dai nuvoloni grigi che non volevano più andarsene.
“ Però ti posso regalate un po' del mio calore così potrai portare a casa un po' di gioia per i tuoi amici”.
Così dicendo il sole, regalò ad Adelina una sua fiamma, bella e vivace di nome Fiammetta.
Adelina, Fiammetta e Ponentino si incamminarono per il viaggio di ritorno, Ponentino soffiando leggero spingeva Fiammetta nella direzione giusta e al loro passaggio tutto risplendeva ancora di più.
Giunti a Tristezza il trio si accorse subito che tutti gli abitanti che incontravano ritrovavano il sorriso e i bambini iniziarono a correre felici nei prati. Tutto quello che Fiammetta sfiorava prendeva nuova vita, i fiori ripresero i loro colori, i galli e le galline cantarono nei pollai e i cani iniziarono ad abbaiare e a correre incontro ai bambini scodinzolando. Che bello vedere Tristezza con questa nuova vita.
Ponentino commosso da tutta questa felicità decise di aiutare anche lui gli abitanti della cittadina a ritrovare il sole, chiamò il suo amico Vento Uragano che, soffiando a più non posso, spazzò via le nuvole dal cielo.
Subito il sole iniziò a risplendere sopra Tristezza che tornò in tutto il suo splendore, le case sembravano ridipinte di nuovi colori! Gli abitanti per la gioia decisero di cambiare il nome della loro città, da Tristezza in Felicità e in onore di Adelina e del coraggio da lei dimostrato, organizzarono una gran festa che durò una settimana. Tutti ballarono e cantarono come non facevano più da anni.
Fiammetta e Ponentino, ormai amici di Adelina, decisero di abitare a Felicità, stando sempre attenti che i grigi nuvoloni si fermassero sopra alla città solo il tempo necessario per un po' di pioggia indispensabile a bagnare i campi e rinfrescare l'aria.


di Gabriella Pagani
Insegnante Scuola dell'Infanzia "B. Munari" di Pregnana Milanese

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