venerdì 18 dicembre 2009

A me pare uguale agli dei

A me pare uguale agli dei

A me pare uguale agli dei
chi a te vicino così dolce
suono ascolta mentre tu parli
e ridi amorosamente. Subito a me
il cuore si agita nel petto
solo che appena ti veda, e la voce
si perde sulla lingua inerte.
Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle,
e ho buio negli occhi e il rombo
del sangue alle orecchie.
E tutta in sudore e tremante.
Come erba patita scoloro:
e morte non pare lontana
a me rapita di mente.

Saffo (Traduzione di Salvatore Quasimodo)

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