domenica 7 marzo 2010

Radio niente



Titolo: Radio niente
Autore: Francesco D’Adamo
Editore: De Agostini
Anno di pubblicazione: 2010
Dettagli: p.224


Una radio ribelle e clandestina, l'unica al mondo senza neanche un ascoltatore, che trasmette solo di notte e solo musica da vinile. Niente computer, niente schifezze tecnologiche, un telefono che non suona mai, un microfono, una caffettiera. Un'unica conduttrice, Stella del Mattino, che parla da sola nella notte e ogni notte racconta le storie che raccoglie di giorno in giro per la città, in quei quartieri lontani dove gli altri non vanno. Come la storia di Lupo Omega: una scuolaccia di periferia, una banda di bulli, l'amore impossibile di Omega, l'Ultimo, per Manila la bella; botte, fughe, inseguimenti e un duello finale nel cimitero di automobili. O la storia dell'Astronave e Vil Coyote, della più scalcinata squadra di basket che si sia mai vista e di un torneo che si trasforma in qualcos'altro.

Età di lettura: da 12 anni.

Vento

Vento

Vento di marzo che agita gli steli
pigri, scopre viole in mezzo all'erba,
scompiglia errannti nuvole pe' cieli.

di A.Guglielminetti

venerdì 5 marzo 2010

Gli occhi del deserto



Titolo: Gli occhi del deserto
Autore: Zoè Ferraris
Editore : Piemme
Anno di pubblicazione: 2010
Dettagli: p.416


Due cose non hanno segreti per Nayir al-Sharqi: il deserto e il Corano. Palestinese, musulmano osservante, lavora da anni come guida tra le dune dell'Arabia Saudita. Ma se il suo sguardo abbraccia sicuro la vastità del deserto, si abbassa pudico di fronte a ogni donna, nel timore di scorgere qualche parte scoperta del corpo femminile, per quanto velato. Perciò, lo turba non poco il favore che gli chiede il suo amico Othman: cercare sua sorella Nouf, di sedici anni, sparita nel deserto tre giorni prima della celebrazione delle nozze combinate. E poi continuare a indagare discretamente sulla sua morte, dopo che la ragazza è stata ritrovata priva di vita, e con un figlio in grembo. E questo è un compito ancora più difficile, perché le leggi impediscono a Nayir di parlare con le sorelle e le amiche di Nouf, come con tutte le donne non sposate o prive di scorta. Può rivolgere domande solo agli uomini della famiglia, che gli forniscono informazioni parziali e incomplete. A sondare il punto di vista femminile sarà Katya Hijazi, la fidanzata di Othman, impiegata presso il reparto di medicina legale e insospettita da alcuni risultati dell'autopsia effettuata su Nouf. Uniti dalla ricerca della verità, Nayir e Katya si ritroveranno a fare da ponte tra le sfere opposte della società saudita: mondo maschile e mondo femminile, rigidamente separati e regolamentati.

Perchè ci sono tanti idioti

Perchè ci sono tanti idioti

Tanto tempo fa c'erano pochissimi idioti nel mondo rispetto a oggi. Quando se ne trovava uno da qualche parte, subito era cacciato via dal villaggio. Oggi, invece, bisognerebbe cacciare via la metà del villaggio e ancora ciò non basterebbe. Ma come si spiega che ci sono in giro tanti idioti? Ecco come sono andate le cose...
Un giorno tre idioti che erano stati cacciati via da un villaggio per colpa dei loro pettegolezzi, si ritrovarono ad un crocevia e dissero:«Forse arriveremo a qualche cosa di utile se riuniremo l'intelligenza di tre teste stupide».
E proseguirono il loro cammino insieme: dopo un certo tempo, arrivarono davanti a una capanna dalla quale uscì un vecchio uomo che disse loro: «Dove andate?».
Gli idioti alzarono le spalle e risposero: «Dove ci porteranno le nostre gambe. Ci hanno cacciato via dal nostro villaggio per le nostre imbecillità».
Il vecchio rispose: «Allora entrate. Vi metterò alla prova».
Questo vecchio aveva tre figlie anche loro imbecilli e si dimostrò comprensivo.
L'indomani, chiese al primo idiota: «Tu, vai alla pesca!» E al secondo:«Vai nel bosco e porta un masso legato con treccine di corde!» Poi al terzo: «E tu portami delle noci di cocco!»
Gli idioti presero un recipiente ciascuno, un'ascia e un bastone e si misero in strada. Il primo si fermò vicino al mare e si mise a pescare. Quando il suo recipiente fu pieno, ebbe di colpo sete; ributtò tutto il pesce in acqua e tornò a casa a bere.
Il vecchio gli domandò: «Dove sono i pesci?».
Egli rispose: «Li ho rimessi nell'acqua. Mi ha preso la sete e sono ritornato veloce a casa per bere.
Il vecchio si arrabbiò: «E non potevi bere al mare?» gli chiese.
L'idiota rispose: «Non ci ho pensato...» Durante questo tempo, il secondo idiota che era stato nel bosco, ma si preparava a ritornare a casa, si era reso conto che non aveva corda per legare i massi. Correva a casa appunto per cercarne una.
Il vecchio si arrabbiò di nuovo: «Perché non hai legato il tuo masso con una delle corde?». Egli rispose: «Non ci ho pensato...».
Il terzo idiota montò sulla palma da cocco, mostrò alle noci di cocco il suo bastone e disse: «Tu devi buttare a terra queste noci di cocco, hai capito?» Scese e cominciò a lanciare il bastone sul cocco. Ma non fece cadere nessuna noce. Anche lui ritornò a casa a mani vuote. E una volta ancora il vecchio si arrabbiò: «Poiché tu eri sul cocco, perché non hai colto il frutto con le mani?».
Egli rispose: «Non ci ho pensato...».
Il vecchio seppe che non avrebbe combinato niente di buono con quei tre scemi.
Gli diede in moglie le sue tre figlie e li cacciò via tutti quanti.
Gli idioti e le loro mogli costruirono una capanna e vi vissero bene e male. Ebbero figli tanto stupidi quanto erano loro, le capanne si moltiplicarono e gli idioti si disseminarono in tutto il mondo.

Fiaba del Senegal

Operazione canarino



Titolo: Operazione canarino
Autore: Sergio Ferrero
Editore : Salani
Anno di Pubblicazione: 2010
Dettagli: p.112


Nella Milano degli anni Settanta, due ragazzini, un uomo e un'anziana signora si trovano coinvolti in un'avventura che li unirà per sempre. Tra spettacoli d'opera alla Scala e il ritrovamento di un prezioso mobile del Maestro ebanista Giuseppe Maggiolini, canarini scomparsi e misteriose lettere dall'Australia, eventi inaspettati cambieranno le vite dei quattro improbabili amici. Un dattiloscritto inedito di Sergio Ferrero, ritrovato in un baule tra le sue carte. Un omaggio a un grande e raffinato letterato, un romanzo che esplora il senso dell'amicizia. Un'amicizia che va oltre le differenze di età e i confini geografici.

Età di Lettura da 8 anni

"I quattordici mesi. La mia resistenza"

Lainate
Sabato 6 marzo ore 15
Biblioteca Comunale di Lainate
Sala delle Capriate
Bice Biagi e Loris Mazzetti
presentano il libro
"I quattordici mesi. La mia resistenza"
di Enzo Biagi

Incontro inserito nel convegno :
ENZO BIAGI: l'uomo, il partigiano, il giornalista.

Giornata Aclista, il Circolo A. Grandi di Lainate,
con il patrocinio del Comune di Lainate.

mercoledì 3 marzo 2010

Un’estate fa



Titolo: Un’estate fa
Autore: Camilla Baresani
Editore : Bompiani-Etas-Fabbri-Sonzogno
Anno di pubblicazione: 2010

Dettagli: p.308

Una sera di maggio, poco dopo mezzanotte, Erica riceve un sms da un numero sconosciuto. L'sms la invita a mettersi nelle mani di un sensitivo che vive in un paesino dell'Etna, ma che per due giorni riceverà nell'appartamento di una certa Roberta, in via del Babbuino a Roma. Erica risponde al misterioso mittente con un "Chi sei?". Da quel momento, sino alla risposta che arriverà 12 ore più tardi, Erica ha come l'impressione che quell'uomo sconosciuto sappia di lei e della sua storia d'amore, vissuta e finita "un'estate fa". È l'amore tra Erica, giornalista milanese della pagina degli spettacoli di un quotidiano, sposata, e Arnaldo, produttore e distributore di documentari, romano, semilibero, cui fanno da sfondo Roma, Capalbio, Cortina, New York, Sabaudia, Venezia, Milano, scenario di vacanze, dibattiti estivi, inaugurazioni di mostre. Un amore sempre di corsa e in viaggio, finito all'improvviso per una serie di motivazioni insufficienti. Quell'sms racchiude, forse, la spiegazione e un'inattesa prospettiva futura.