mercoledì 9 dicembre 2009

Natale d’Autrice

Venerdì 11

Natale d’Autrice
Letture di brani tratti dal libro:
“Natale d’Autrice. Racconti dell’Avvento al femminile”
con Radice Timbrica

ore 21,00 – Biblioteca Comunale - Sala Carenzi
a cura della Commissione Biblioteca

La ballata di Johnny Sosa



Titolo: La ballata di Johnny Sosa
Autore: Mario Delgado Aparain
Editore: Guanda
Pubblicazione: 2009
Dettagli: 128


Siamo a Mosquitos, nel cuore dell'Uruguay, dove vive il nero Johnny Sosa insieme alla sua bionda fidanzata. Per guadagnarsi da vivere Johnny, con la sua cintura borchiata e i suoi stivali a punta lavorati a sbalzo, canta in un bordello. Ma sogna l'America grande e ricca che sta al Nord, l'America del rock che ascolta per radio, e la sera canta canzoni che ha imparato seguendo la sua trasmissione preferita, mentre il cuore delle signore che esercitano la più antica professione del mondo si scioglie ascoltandolo. Un giorno cambia tutto: c'è stato un golpe e a Mosquitos arrivano i militari che gli impongono di rinunciare ai ritmi stranieri. D'ora in poi per amor di patria deve esibirsi solo nel bolero. Ma il vecchio Johnny non ci sta. Dopo molti tentennamenti, con un colpo di scena, sceglie la strada più difficile tra l'obbedienza e la libertà...

Amici oltre la diversità

Amici oltre la diversità

Un contadino seminò cinque semi diversi e da questi nacquero cinque meli diversi. Da ogni albero nacque un frutto diverso, che il contadino raccolse ancora acerbo per fargli frequentare la scuola.
Una volta mature le mele, prima di appassire, volevano fare qualcosa di buono: una mela aveva dei problemi di buccia, un'altra era ammaccata e un'altra era sorella siamese. Soltanto due erano belle : troppo poche per abbellire un centrotavola.
Allora alla moglie del contadino venne in mente di fare un frullato di frutta, ma le mele non volevano confondere i loro profumi e la marmellata appariva loro troppo appiccicosa, la torta anche era troppo pasticciosa, il forno era troppo caldo e l'idea di fare da contorno a un arrosto non piaceva loro poichè non volevano sottomettersi a nessuno.
Le venne quindi in mente di fare una macedonia, ma c'era bisogno di altra frutta; le mele si ricordarono che nella loro classe c'era una pescanoce, che non si sentiva nè pesca nè noce. Presero un ananas per rendere tutto più dolce ed un limone per ottenere il succo.
Le mele, la pescanoce, l'ananas e il limone fecero una macedonia tanto bella che nessuno ebbe il coraggio di mangiarla e, mentre appassivano lentamente, vissero felici e contenti.
Sul tavolo rimasero alcune bucce e alcuni semi, che il contadino seminò e così ebbe inizio una nuova storia...
Favola Europea

Afrodite e l’uomo misterioso



Titolo: Afrodite e l’uomo misterioso
Autore: Ritta Jacobsson
Editore: Fanucci
Data di Pubblicazione: 2009
Dettagli: p.240

Una sera d'autunno, Mikaela cammina sotto la pioggia battente: ha perso l'ultimo autobus e sta tornando a casa a piedi. Quando un uomo si ferma e le offre un passaggio, la ragazza accetta. Ma lo sconosciuto prende una scorciatoia passando per il bosco, e investe un cane; subito dopo aggredisce Mikaela, che stava chiamando i soccorsi per la bestiola, facendole battere la testa. Il mattino dopo, Afrodite sta portando a spasso il suo cane, quando si imbatte in quello ferito, che è il rottweiler di Linus, un suo compagno di scuola. Poco tempo dopo si viene a sapere della morte di Mikaela: anche lei era in classe con Afrodite. Chi può averla uccisa, e per quale motivo? Esiste un legame tra l'incidente al cane di Linus e il suo omicidio? Afrodite, che da grande vuoi fare la poliziotta, si mette a indagare. Più si addentra nella sua indagine, però, più è perplessa e delusa dalla rete di menzogne e illegalità che avvolge il mondo degli adulti, compresi i suoi stessi genitori. Perché il padre si rifiuta di rispondere apertamente alle sue domande su dove fosse la notte in cui Mikaela è scomparsa? E cosa si nasconde dietro il viavai di auto di lusso che si vedono sempre più spesso nel quartiere?

Età di lettura oltre i 13 anni

martedì 8 dicembre 2009

Le quaranta porte



Titolo: Le quaranta porte
Autore: Elif Shafak
Editore: Rizzoli
Pubblicazione: 2009
Dettagli: 400


Ella Rubinstein ha 40 anni, vive a Boston con il marito che la tradisce e i figli che stanno per lasciare la casa. Non è felice né infelice, ma la sua vita è vuota. Decide così di lavorare per una casa editrice, che le affida la cura di un romanzo, Cuore blasfemo, di Aziz Zahara. È la storia di Rumi, il grande poeta sufi del XIII secolo, lo Shakespeare del mondo islamico. Anche la vita di Rumi era chiusa in una morsa di gelo fino all'incontro con il derviscio Shams di Tabriz, che in cerca di un compagno spirituale lo esorta a bere vino, abbandonarsi alla sensualità, scrivere poesie, e scoprire così il "derviscio danzante" dentro di sé. La lettura della storia di Rumi scuote l'anima di Ella, ma è la conoscenza di Aziz, l'autore del libro, a travolgerla e cambiare per sempre il suo essere. Il nuovo romanzo di Elif Shafak, intriso dello spirito che nutre la poesia di Rumi, è una vitalissima esaltazione del potere dell'amore, l'unica forza che può trasformare la nostra esistenza.

I quattro animali della pace

I quattro animali della pace
In una foresta dell'India vivevano felicemente una colomba, una lepre, una scimmia e un elefante che decisero di comune accordo di scoprire chi tra loro fosse il più anziano, così da rispettarlo. Ciascuno di loro cercò di dare prova della propria anzianità, mettendosi a confronto con un grande albero. L'elefante dimostrò che lui e l'albero avevano più o meno la stessa età perchè da piccoli erano alti uguale; anche la scimmia disse di avere la stessa età dell'albero perchè quando era piccola questo era privo di rami. La lepre aggiunse che si ricordava di aver rosicchiato le radici dell'albero appena spuntate per nutrirsi. Infine la colomba fece capire di essere lei la più anziana sostenendo di aver mangiato il frutto di una pianta e di aver fatto cadere i semi a terra, rendendo possibile la nascita del grande albero. Allora salirono l'uno sulle spalle dell'altro secondo l'ordine di età: l'elefante essendo il più giovane fece salire sulle sue spalle la scimmia, che fece salire la lepre, la quale a sua volta fece salire la colomba, la più anziana. In questo modo la colomba poteva raccogliere i frutti più alti e distribuirli anche ai propri compagni. Così i quattro animali vissero in armonia felici e contenti.

Fiaba dell’Asia

lunedì 7 dicembre 2009

Leggenda pellerossa

Leggenda pellerossa

Narra una leggenda pellerossa che Dio per creare l'uomo, si servì di acqua e farina.
Il primo giorno preparò un impasto e lo mise in forno.
Ma, ahimè, Dio si dimenticò di inserire il timer e così sfornò un pane assai cotto e piuttosto bruciato.
Allora Dio disse: "Questa sarà la razza nera
!".
Il secondo giorno allo stesso modo Dio fece un altro impasto.
Ma, ahimè per la paura di bruciarlo, sfornò il pane in breve tempo, e così l'impasto risultò poco cotto.
Allora Dio disse: "Questa sarà la razza bianca
!"
Il terzo giorno allo stesso modo Dio fece un altro impasto.
Insieme ad acqua e farina aggiunse troppo olio, per la paura di bruciarlo nuovamente.
Ma, ahimè, Dio sfornò un pane troppo dorato.
Allora Dio disse: "Questa sarà la razza gialla
!"
Il quarto giorno allo stesso modo Dio fece un altro impasto, stando attento a ben dosare olio e cottura, così sfornò un pane ben cotto.
Allora Dio disse: "Questa sarà la razza pellerossa!"


Leggenda Pellerossa