Il lupo e il sarto
Un giorno un sarto stava attraversando un bosco, quando un lupo affamato gli saltò davanti e minaccioso gli disse: “Ora io ti mangerò, quindi sdraiati e non provare a lottare!”.
Il sarto, benché fosse terrorizzato, riuscì a mantenere il sangue freddo, e siccome era molto furbo gli rispose: “Guardami bene, lupo: sono molto più grande di te: è impossibile che io riesca a entrare nella tua pancia”.
Il lupo, sorpreso, non seppe che rispondere, e gli ordinò di prendere il metro e di misurarsi. Il sarto riuscì così ad afferrare il ferro da stiro che aveva sotto la camicia e brandendolo davanti al lupo gli urlò: “Ora sono io che ti ucciderò”.
Il lupo implorò pietà al sarto e gli propose di tagliargli solo la coda pur di avere in cambio salva la vita.
Il sarto allora, prese le forbici e tagliò la coda al lupo che, lacrimando, scappò via. Ma appena fu certo si non essere più inseguito e di avere salva la vita, Coda Mozza chiamò a raccolta tutti lupi della foresta e, dopo aver raccontato loro la triste vicenda, chiese a tutti di aiutarlo a vendicarsi.
I lupi si lanciarono quindi alla ricerca sarto che, alla vista del branco minaccioso, si rifugiò su di un abete.
Giunti lì sotto i lupi cominciarono a discutere sul da farsi, quindi decisero di salire sulla schiena di Coda Mozza per raggiungere il sarto.
Ma il sarto gridò: “Salite! Salite! Voglio proprio vedere chi di voi mi piglierà… Di sicuro non sarà Coda Mozza!”.
A queste parole Coda Mozza fece un balzo provocando, così, la caduta di tutti gli altri lupi. Metà di loro si ruppe l’osso del collo, metà fuggì. E il sarto poté così scendere dall’ albero e riprendere il cammino.
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